A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

venerdì 18 settembre 2009

Piove, ginocchio ladro!



E' sicuramente questione di punti di vista.


Probabilmente se fossi un albergatore della riviera romagnola sarei amareggiato da questa improvvisa dipartita della stagione più calda dell'anno. Un'estate lunga e calda, come ricordo erano quelle della mia infanzia, in cui uscivo in cortile e rimanevo abbacinato dal candore del muro del condominio in cui vivevo. Un'estate vera. Tanto desiderata e così restìa a prendere possesso del posto che le compete ogni anno. Malefica al punto di rischiare di essere lei la protagonista del giorno in cui avremmo dovuto esserlo io e quella che è diventata mia moglie. E lo siamo stati, nonostante la pioggia, nonostante il traffico, nonostante l'angina.


Ma lavoro in un'ospedale, ed il sole e la pioggia hanno sul mio lavoro lo stesso effetto che sulla mia vita ha l'oroscopo del mattino: nessuno. Eppure mi interessa. Non come discorso passepartout, a cui solitamente partecipo con un neutro "eh sì...". Il tempo, il sole, la pioggia, il vento mi interessano. La mattina apro gli occhi, con o senza sveglia, e tendo l'orecchio. Prima a sentire se il piccolo Leonardo si muove nella culla, poi a scrutare il rumore delle auto sulla strada sotto la finestra... se il motore è accompagnato dallo scroscio dell'acqua sollevata dalle ruote, forse piove. Probabilmente il 12 marzo 2010 mi ritroverò a sperare nel caldo e nel sole, ma stamattina ho accolto il cielo nuvoloso con la gioia di un bambino in gita a Gardaland.


Uscire a correre senza avere l'impressione di indossare un cappotto è una sensazione che ho ritrovato da qualche giorno e oggi, durante il riscaldamento, ho avuto anche qualche brivido, tanto che mi sono chiesto se non mi fossi vestito troppo poco. Presto però il muscoli si sono scaldati e le gambe hanno cominciato a girare come avrebbero dovuto. Ma quel dolore... Dopo 4 km di riscaldamento ho affrontato un 3x3000 a 4'00'' al km su un percorso nuovo per me. Probabilmente sono 3030-3040 metri. Il primo l'ho chiuso in 12'12'', il secondo, di ritorno, in leggerissima salita in 12'06'', il terzo in 11'59''. Recupero tra le prove 4'00'' a 4'50''/km circa. Poi 1 km a 4'48'' e due mille a 3'53'' e 3'49'' con 2'30'' di recupero in mezzo. Gambe provate alla fine, ma non devastate. Pioggia su tutto il percorso, anche battente, per 1 ora e 20' di allenamento.

Questa seduta di allenamento mi dovrebbe rendere felice perché conferma un buono stato di forma in vista della mezza di Udine. Purtroppo però la seduta di ripetute ha acuito un disturbo che si era fatto sentire già alla fine del lunghissimo di domenica. Il dolore alla zona laterale del ginocchio che si acuisce in discesa a per angoli del ginocchio di circa 30° non lascia dubbi: ho una iniziale sindrome della bandelletta ileo-tibiale destra. Male. Udine è a rischio.

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