A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

martedì 4 maggio 2010

Bavisela 2010

Missione compiuta.
Domenica alla Bavisela avevo promeso di tirare Matteo e Mauro per un crono di 1h35'. Ho chiuso in 1h34'41''. Ho sottovalutato il traffico del primo chilometro, illudendomi di correrlo a 4'45'', invece l'abbiamo chiuso a 5'10''. Poi quei 30'' me li sono voluti portare fino al 16°, perché mi sembrava che da lì ci fosse tutto il tempo per recuperarli. Ed infatti c'è stato, ma solo per Matteo, che è andato via negli ultimi 5 km con buona progressione saldando non solo i 30'' di debito ma mettendoci pure la mancia di altri 40'' con una media poco oltre i 4'15'' al km nel finale. Mauro invece ha accusato la fatica dal 15° in poi, il tratto più delicato perché alla fne del discesone di Miramare. Tra il 15° ed il 16° è rimasto indietro di un paio di metri, nonostante avessi frenato correndo appena sopra i 4'30'' ed il sintomo era inequivocabile. Io sono rimasto sulle andature prefissate in modo da fare da riferimento, perdendo perciò contatto sia con l'uno che con l'altro.
Ho invece trovato un arzillo sessantenne che puntava all'ora e trentotto ed invece mi si è attaccato chiudendo in solitaria sotto l'ora e 35', tredicesimo di categoria: niente male!
Il dispiacere per aver visto Mauro cedere è alleviato dalla gioia di aver ritrovato finalmente un Matteo non solo soddisfatto ma raggiante per la prestazione, peraltro ottenuta con margine.
Per quanto mi riguarda posso dire di aver raggiunto l'obiettivo al 95% e di aver sbagliato solo al 18° km, dove, preso dall'entusiasmo, sono passato in 4'17''. Se l'avessi corso in 4'30'' avrei chiuso a 6 secondi dall'obiettivo. Attualmente l'andatura dei 4'30'' al km (ritmo maratona) è un'impostazione di default in gara e richiede davvero poco sforzo (l'impegno è quello della corsa lunga svelta).
Da questa settimana comincio a lavorare in vista della Traslaval. Oggi primo allenamento con saliscendi. I piedi mi hanno assistito e io mi sono davvero divertito, come un bambino, sotto la pioggia.