A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

domenica 8 agosto 2010

Memorial Renato Grilj

Chiuso il momento no con la staffetta di Jalmicco con una prestazione piuttosto deludente (3000 mt di fondo misto erba-asfalto-cemento in 11'24'' con gambe vuote, fuorigiri), la stagione fresca mi ha regalato un periodo di discrete sensazioni con gambe pimpanti anche a fronte di un certo incremento del chilometraggio settimanale.

Ieri, in coda ad una settimana aperta con un LL di 21 km, inframezzata da un IT15x200, ho corso la prima edizione del Memorial Renato Grilj, tenutasi nel bosco di Plessiva, nei pressi di Cormons. Atmosfera familiare tipica delle corse targate Cesare Ballaben, pochi partecipanti alla competitiva, qualcuno in più alla non competitiva. Peccato, perché la corsa era solo una scusa per raccogliere fondi per la ricerca sulla sclerosi multipla e peccato perché il percorso ed il clima erano davvero piacevoli. L'anello di 4300 metri andava completato per due volte. Partenza subito in dolce salita asfaltata dai 70 metri dell'ingresso del parco ai 110 metri del confine di Stato, dove si transitava ai 1500 scollinando. Poi discesa per 500 metri in asfalto e svolta su strada in ghiaia in lievissimo falsopiano che porta all'abitato di Plessiva. Ai 2300 metri dalla partenza si rientra nel parco e riprende la salita, questa volta nel bosco. Per 1100 metri la strada sale costante, per un totale di 60 metri di dislivello per poi ridiscendere alla partenza. Inutile parlare di prestazioni e posizioni di fronte ad un parterre di partenti davvero modesto (me compreso). Sottolineo solo il fatto che, ancora una volta, la partenza "a razzo" dei soliti ma ha permesso una buona rimonta già dalla prima salita. Un'ulteriore posizione l'ho guadagnata sul falsopiano e quindi consolidata nella successiva salita. Terminato il primo giro avevo circa un minuto sull'atleta che mi precedeva, ridottosi all'arrivo a 18 secondi. Una rimonta quindi non portata a termine, costruita sulle salite ma non rafforzata in discesa. Forse mi manca la testa. Di certo non sono abituato a far gara "sull'uomo".

Dopo la gara ho fatto un altro giro del percorso a ritmo defaticante. Nè è quindi uscita una buona prova di corto veloce collinare (200 mt di dislivello positiva) per 8500 mt, corsi a circa 4'14''/km, che in pianura sarebbe un ritmo medio, ma su un percorso collinare è stato un impegno massimale.

Mi resta un rammarico: non essere riuscito a portare Leonardo, che doveva venire in passeggiata con la nonna e che sarebbe stato in compagnia di qualche altro bambino presente. Ma purtroppo il fenomeno dormiva da poco e non ho avuto cuore di svegliarlo.

Sono invece felice di aver conosciuto, prima della gara, Moreno, che poi avrebbe vinto, e Alessandro, due simpatici Vigili Urbani che mi hanno accompagnato nel riscaldamento.
Un in bocca al lupo ad Alessandro, in pieno recupero dopo un infortunio al ginocchio e a Moreno, in fase di preparazione della Maratona di Venezia con ambizioso obiettivo di correrla tutta a 4'00'' al km.







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