A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

venerdì 13 novembre 2009

Si torna a volare... basso.

Non ho avuto tempo di aggiornare il blog in queste due settimane perché il lavoro mi ha portato via molto tempo... ed il rimanente l'ho finalmente dedicato alla corsa.
Dall'inizio di novembre ho ricominciato ad allenarmi, dapprima allungando progressivamente le distanze percorse al ritmo della corsa lenta, poi provando con un progressivo di una decina di km e, la settimana successiva, verificando la tenuta del ginocchio ad andature più sostenute come quelle delle sedute di IT (specificamente IT10x300 mt).
Inoltre, in compagnia di alcuni amici ciclisti, ho iniziato delle sedute di potenziamento-elasticità-stretching una-due volte alla settimana.
Il ginocchio tiene egregiamente, fastidi non ne ho più. Le sedute in pista mi costano tanta fatica, forse troppa.
Tra il 19 ed il 21 novembre mi trovavo a Modena per un corso ed ho approfittato per uscire un paio di volte e concludere una settimana che, per motivi lavorativi, è stata davvero poco produttiva dal punto di vista degli allenamenti. La considero quindi una settimana di scarico. Giovedì sera ho percorso 11 km con un collega di Bolzano conosciuto al corso. Il piacere di correre con quel compagno di allenamento, derivante dalla constatazione che si trattava di persona che non parla per riempire i silenzi, era mista al terrore di essere investito dai TIR in transito sulle strette vie della periferia di Modena. Non esito a definire questa uscita come la peggiore della mia vita di podista. La mattina di venerdì sveglia alle 6. Appena posso lascio la pessima strada statale e mi addentro in una via di campagna che mi conduce all'oasi "vivinatura" dove mi butto in un 12x400 su sterrato attorno al lago. Sbuffo come una ciminiera, ma questo non spaventa gli aironi cinerini che pescano nel laghetto. Due botoli bianchi mi massacrano le balle rincorrendomi per mezzo allenamento, ma è solo scena. Torno all'albergo, stanco ma felice.
Sabato riposo, domenica lavoro 20 ore. Ma lunedì spero di affrontare i 20 km del lungo con le gambe riposate.
Si va veloci verso domenica prossima, il primo vero test dopo l'infortunio: 7,4 km a Farra su un circuito di 3.850 mt.
Obiettivo? Ci sto pensando...

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