A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

venerdì 2 ottobre 2009

C'è chi li stringe e c'è chi li mette.

Lunedì 5 ottobre, dopo 7 giorni di riposo assoluto, ghiaccio e stretching, torno a correre.
Solo una sgambata di una decina di km, senza forzare, al ritmo della corsa lenta. Il ginocchio sta abbastanza bene, non dico di non sentirlo, ma è un'altra cosa. Il martedì azzardo un po' di più e mi spingo oltre l'ora di corsa ad andatura tranquilla. Dopo il dodicesimo chilometro le gambe mi avvertono che devo riportarle all'abituale intensità di lavoro molto gradualmente. Chiudo con 5 allunghi da 100 metri, un po' appesantito. Ghiaccio per "compensare" come dice Mauro e stretching, non meno di mezz'ora, dei gruppi più importanti della coscia: quadricipite, adduttori, ischio-crurali e tensore della fascia lata, aggiungendo anche tricipite surale e arco plantare. Il dolore è più un ricordo che una sensazione presente.
Mercoledì è d'obbligo il riposo.
Giovedì provo a tenere andature più allegre. Dopo 4 km di riscaldamento parto per un 5x 5' veloci e 3' lenti. Il veloce lo corro a 3'50''-3'55''/km, il lento a 4'40''. Esagero. Potevo trattenermi un po', lo so. Il ginocchio alla fine si fa sentire, eccome! Alla fine zoppico un po' ma è una cosa transitoria. Già in serata va meglio, stamattina il dolore è lieve e adesso, nel pomeriggio di venerdì, dopo la solita mezz'ora di stretching, sto quasi bene. Domani si riposa ancora. Domenica è un po' un'incognita, visti i piacevoli impegni sociali che mi coinvolgono. Spererei di uscire per una decina di km tranquilli e poi lunedì provo a piazzare un LL di 28 km.
Intanto Leonardo ha messo il primo dentino, l'incisivo inferiore sinistro. Saranno state le patatine al bacon che gli abbiamo fatto assaggiare l'altra sera!

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