A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

lunedì 28 ottobre 2013

Maratona di Francoforte 2013

Si è chiuso ieri un ciclo cominciato 9 mesi fa, che ha compreso 6 settimane di stop per due infortuni e 14 settimane di allenamenti tra le 5.15 e le 7 del mattino. 14 settimane in cui non ho integrato la mia alimentazione con nulla, così come in gara non ho assunto altro che acqua ed un po' di te. Nessuna pippa dietetica nell'ultima settimana che non fosse evitare gli alcolici. In gara ho usato il crono solo per avere memoria futura dei passaggi e non per modulare l'andatura, bippando ogni 5k e dando una fugace occhiata ai numeri. I miei tempi di passaggio li avevo scritti sul dorso della mano sinistra. Dal km 37 in poi c'eravamo solo io ed il mal di gambe ma era dolore, non era stare male, che sono due cose diverse. Quel dolore fisico mi ha purificato da 8 mesi di difficoltà e lontananza dalla mia famiglia, dai cani randagi, dagli scarichi dei diesel, dalla polvere e dalle pozzanghere di Tirana, dalla voce rozza di chi pretende i numeri sul lavoro. In gara ho pensato solo alla gara, non credo mi sia mai passato altro per la testa. Un pianto nervoso al traguardo ha cancellato tutta la fatica e liberato in cuore, finalmente svuotato.
All'aeroporto, semidisteso sulle poltrone del gate A64, in attesa del volo delle 21.55 per Venezia, accanto a me la persona più importante della mia vita che mi ha seguito per tutto il percorso prima e durante questa maratona. Questa è vera pace, questa è vera gioia.

6 commenti:

  1. Francoforte mi piace, ci ho lavorato bene. È un bel posto per fare belle cose con belle persone. Buon viaggio.

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  2. La città in sè non mi ha particolarmente colpito. Le belle cose e le belle persone le hanno però dato luce.

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  3. E VEDO UN GRAN TEMPO - basterebbe quello per commuoversi.

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    1. Grazie nicolap,
      ne sono soddisfatto, anche perché inaspettato. Sapevo di avere il personale nelle gambe, se non altro perché ero preparato come l'anno scorso quando ho corso Venezia con un tempo infame uguagliando il mio record.
      A proposito di tempi... ricordo un tuo commento a questo post:

      http://www.turcochecorre.blogspot.it/2010/04/vienna-city-marathon-2010.html

      in cui ti rispondevo di sì.
      Ebbene stavolta al 40° sono passato in 2.53' circa ma il tempo di fermarmi, tornare indietro e baciare mia moglie a 100 metri dal traguardo l'ho trovato eccome! Ed ho pure il filmato ufficiale che lo prova! ;-)

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  4. Ciao caro Dottore,
    bravissimo il coronamento di mesi di sacrifici e incertezze!!!
    Vi seguivo aggiornando continuamente il sito, come se fossi io a correre...quello che ti lascia la Maratona è inutile negarlo, le altre corse non te lo lasciano!!!
    I 42Km sono come un film in cui testa, cuore e gambe provano in 3 ore sensazioni differenti, il più delle volte contrastanti...ma alla fine quando tagli il traguardo la felicità che si prova a livello sportivo non ha eguali.
    Il Canna

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    1. Hai ragione Matteo, 8 maratone 8 film diversi. Il prossimo però lo viviamo insieme in quel di Valencia. Da metà dicembre scatta l'iscrizione (40 euro).
      Peraltro non sapevo ci fosse l'aggiornamento in tempo reale sui tempi. Mi è capitato di seguire degli amici alla maratona di Roma con quel metodo ed era un frenetico aggiornare nell'attesa di avere conferma che tutto procedeva per il meglio.

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