A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

martedì 22 gennaio 2013

Prima corsa della nuova era

Se mai mi fossi illuso che venendo a Tirana avrei lavorato di meno, in questo momento sarei davvero amaramente sorpreso. Sarà per l'effetto novità, ma oggi mi hanno sommerso di appuntamenti.
Ciò nonostante alle 15 ero in strada e alle 16.07 di nuovo sotto la "villa".
"Allenarsi su strada" qui è solo un concetto. In pratica è un allenarsi su buche. A parte le zone di asfalto mancante, va posta particolare attenzione ai numerosi tombini privi di coperchio e alle pozzanghere che possono celare abissi degni del miglior Fantozzi.
A sorpresa qui c'è una certa attenzione per i pedoni, se non altro perché invadono qualsiasi strada, sia perché il marciapiede è un'entità scarsamente conosciuta, sia perché molti Albanesi si muovono alla periferia della città con i mezzi pubblici e dalla fermata a casa se ne vanno pedibus calcantibus.
Quindi ritengo di aver corso senza correre... rischi.
Certo, qui sono una mosca bianca, non so se per il fatto che corro in queste zone della città (in centro so esserci un parco, magari i runner di Tirana si ritrovano tutti lì...) o per il pinocchietto (qui il concetto di "maschio" è lievemente diverso), ma era evidentissimo che passando accanto a gruppetti di 2 o più adolescenti-giovanotti, dapprima una ventina di occhi si fissavano sulla mia insolita figura, quindi calava un significativo silenzio, e dopo qualche secondo esplodevano frizzi, lazzi e esclamazioni tutte dal contenuto a me sconosciuto, ma scommetto non proprio lusinghiero. Devo dire che oggi non ho avuto il coraggio di fissare negli occhi nessuno di questi ragazzacci, ho solo timidamente salutato un gruppo di 12-13enni che ha interrotto una partita a pallone in mezzo alla strada, non so se per lasciarmi passare o per prendermi per il culo più comodamente.
Se incrociati da soli, questi elementi sono piuttosto gentili quando non schivi, ma il branco dona  loro uno strano senso dell'umorismo di cui mi fanno omaggio.
Insomma poco più di un'ora, senza che mai il passo futuro fosse uguale a quello appena fatto, chiudendo a 4'25'' di media che sarebbe incoraggiante se fosse il quinto giorno consecutivo di corsa.
Incrociati solo due cani randagi, nessuno dei quali molesto, e basta questo per farmi ben sperare per il futuro.

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