A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

mercoledì 9 dicembre 2009

A non poter più correre...




Dubbi non ce ne sono, c'è poco da menarsela con le diagnosi differenziali. Ho una sacro ileite, e non dipende dalla corsa. E' una malattia autoimmune, non delle peggiori, ma stronza. Va e viene senza che tu faccia qualcosa per chiamartela. Da un mese mi portavo dietro un fastidioso mal di schiena, che si accentuava dopo la corsa. Era divenuto così intenso da impedirmi di fare stretching per la schiena e per gli ischio-crurali. E' iniziata come una "banale" lombosciatalgia, ma poi il dolore si è localizzato proprio lì, sull'articolazione. Quando ho realizzato mi è venuto lo sconforto. L'altra notte ho perso un paio d'ore in intenet a cercare una motivazione per preferire il nuoto al running... e mi ero già quasi convinto! Adesso l'antiinfiammatorio comincia a funzionare e una buona tastata di mio fratello ieri sera mi ha fatto capire due cose: che ho davvero anche una componente di sciatalgia, probabilmente sostenuta da una contrattura della muscolatura lombare che mi ha fatto cainare quando Mauro l'ha toccata. E che la situazione si è già abbastanza cronicizzata da ridurre già il trofismo del gluteo sinistro.
Ieri mattina avevo in programma un LL di 22 km. Sveglia alle 9 dopo le ore piccole con Max, Elo ed Ema. La pioggia inondava il tetto e la motivazione era sotto i talloni. Mi sono rigirato nel letto e ho mandato a cagare il fato avverso. Raramente mi sono lasciato scoraggiare dalla pioggia... è che non era solo la pioggia... Stamattina invece, giornata splendida. E allora il fato avverso l'ho mandato veramente in culo e sono partito. La prima ora in controllo, credo di non aver corso sotto i 4'45'', comodo. Poi dopo Cormòns mi sono buttato in una strada sconosciuta. Qualche sù e giù, ma poca roba, fatti però spingendo conla chiappa sinistra, giusto per svegliarla dal torpore. Non ho più guardato il cronometro e mi sono goduto il paesaggio. Ho spinto un po' di più per altri 50' con gli ultimi 3 km in progressione: 4'25''-4'18''-4'??'' (vicino ai 4 netti). Stasera sul google pedometer ho misurato la distanza: 24 km in 111': media 4'37'' abbondanti. E la schiena mi fa meno male del solito. Buone sensazioni (e vorrei vedere... dopo tre giorni di riposo!).
Credo che ogni tanto faccia bene temere di non poter più correre. Ti fa reinnamorare di questo sport e della fatica che comporta.
Domani vado da Mauro a farmi aggiustare la muscolatura. Il Celebrex farà il resto. Prima di tutto però vado a elemosinare una RMN dall'amico radiologo. Poi la prossima settimana faccio i prelievi. Poi, per altre terapia... vedremo. Adesso non ci penso.
Continuerò a correre e nei momenti di acuzie infiammatoria mi dedicherò un po' al nuoto. I dorsali ringrazieranno e chissà che anche la Pimpi non apprezzi il nuovo "modello estetico" non solo puro runner.

1 commento:

  1. Ciao, ho trovato questo blog facendo una ricerca su internet.

    Anche io sono un runner e mi e` stata diagnosticata una sacroileite. Sono stato mandato da un chiropratico, e ora sto facendo esercizi di ginnastica che mi sembrano stiano (lentamente) risolvendo la situazione.

    La cosa che non ho capito, e`: da questa cosa si guarisce? si puo` tornare a correre? tu come l'hai risolta?

    Scusa se ti contatto qui, ma non ho trovato il tuo indirizzo e mail

    Ciao
    Umberto

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