Breve aggiornamento per dire:
14460 mt percorsi,
quinto posto della mia ora (il quarto era a 110 metri, troppi, anche ad averlo saputo),
quinto posto nella squadra,
106° assoluto su 1820 partecipanti (non tutti seri),
la squadra è arrivata quinta assoluta su 76 squadre con un chilometraggio complessivo di 328,308 km con una media pro capite di 13,680 km/h.
335 metri di distacco dal quarto posto nella classifica a squadre.
Benino.
A proposito dei miei amori
«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»
Jesse Owens
Jesse Owens
mercoledì 16 giugno 2010
sabato 12 giugno 2010
24x1 ora di Fagagna

Riscaldamento abbastanza oculato, come faccio sempre, nonostante la calura, poi punzonatura e... 5-4-3-2-1 colpo di pistola. Ovviamente tutti come pazzi. Nei primi 100 metri mi hanno passato in venti. Tanto lo so che la vendetta l'avrei servita dopo, né fredda, né calda, ma arroventata dal sole implacabile che lentamente ha cotto i più imprudenti. I primi giri sono andati via lisci, con un impegno respiratorio modesto, e con tempi congelati (beati loro) tra i 99 ed i 100 secondi a giro. Dopo i primi due giri mi ha passato un giovincello dalla corsa facile, facile. Mattia, canotta gialla. Mi sono attaccato a lui, pur con qualche difficoltà negli slalom tra gli altri concorrenti. Intanto già da un pezzo avevo perso la cognizione della mia posizione. Questo è un po' il problema di partire piano. Ti scavalcano in 1000 e poi, quando cominci la rimonta, non capisci quanti ne hai davanti e su chi veramente puoi fare la gara per guadagnare una posizione, che comunque vale meno della prestazione chilometrica. Dopo 15' mi doppia il primo. E capisco che il podismo è roba per altri.
In ogni caso dopo una ventina di minuti il giovincello mi cede di schianto e rimango da solo a schivare gomiti tra le corsie lontane dal cordolo. Bevo due volte, piccoli sorsi, ma mi affanno e allora mi sciacquo solo la bocca, secca come la moquette della camera dei nonni.
Al minuto 30 mi ripassa il primo. E porco cane.
Comunque vado col mio ritmo. E paga. Mi pare di andare bene. Al minuto 45 sento i quadricipiti un po' rigidi, ma il primo non lo sento arrivare. Avanti. 99'' a giro, 1 a 98'', 1 a 100'' ma più o meno tengo. Dal minuto 50 in poi è pura sofferenza. Ogni volta che passo sotto il cronometro calcolo quanti giri devo ancora fare. Mi scordo di clickare il crono un paio di volte. Passo per l'utima volta sotto il cronometro che segna 58'20''. Ho tempo per un altro giro. Ai 120 metri eccolo, mi ripassa per la terza volta il primo, ed ha fiato per incitarmi. E io glielo dico: è la terza volta! Sul rettilineo finale cambia passo, io no, dovrei cambiar gambe. Riesco a passare sotto il cronometro e poi metto in tasca un'altra cinquantina di metri, che dovrebbero essere quindi 14450. Con una media tra i 4'09'' ed i 4'10''.
Considerati il periodo ed il tipo di allenamenti che sto conducendo, lo considero un buon allenamento di CV.
Sono contento, più che per il risultato, su cui non mi ero fatto particolari illusioni, per l'ambiente simpatico che ho scoperto. Mamme con bambini pascolavano nel campo da calcio, donzellette in costume da bagno si sollazzavano vicino ai gazebo, frighi carichi di birra e ottimo vino attendevano di essere alleggeriti dalle bottiglie, dai salami e dalle mezze forme di formaggio. Durante la gara sono stato più volte investito da zaffate di succulente griglie crepitanti e gocciolanti adipe suino e cariche di polenta abbrustolita.
Insomma, molto più che una manifestazione sportiva... una Woodstock salutista!
PS: a proposito, ho visto il Poiana dell'Intrepida Mariano, super tatuato e mio riferimento a tutte le gare qui intorno. Non so come si è piazzato, ma devo dargli atto che, avendo corso dalle 16 alle 17, ce l'ha avuta più dura di me.
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