Oggi doppio giro della vergogna e del pubblico ludibrio. Sempre risate e commenti alle mie spalle. Ritengo sia un vantaggio non conoscere la lingua!
Al secondo giro incrocio due ragazzini tra i 7 e gli 8 anni. Si girano e cominciano a corrermi a fianco. Me lo porto scritto in faccia che non sono Albanese ed infatti il più piccolo mi si rivolge in inglese informandosi su nome e nazionalità. Gli chiedo il suo nome "Arsildo" (mi pare di ricordarlo così) e, per par condicio, lo chiedo anche all'altro "Leonardo". Mi impegno a spiegare che io ho un figlio che si chiama nello stesso modo ma, sarà per l'acido lattico, sarà per l'esaurimento del vocabolario di inglese, vedo nebbiose paludi nei loro occhi e demordo. Demordono anche loro dopo 300 metri.
L'avevo detto che avrei coinvolto qualcuno!
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