La quarta settimana di preparazione alla mia prima Venice Marathon mi ha portato per la prima volta in questo periodo ad un chilometraggio a tre cifre.
Dopo i 28 km di sabato con conclusione non proprio brillante e una corsa rigenerante la domenica, lunedì nuovamente fondo lento di 15 km con gambe ancora legate. Martedì però le sensazioni sono nettamente migliori. Mentre la sveglia tra le 5.30 e le 6 è digerita (tranne quando la sera prima facciamo tardi o quando Cecilia decide che non è il caso di dormire per più di 3 ore filate), la prima mezz'ora di corsa all'alba è sempre faticosa. Con questa premessa le 4 prove sui 3k con recupero al ritmo della corsa lenta vanno via senza troppi problemi. In pratica rispetto a 3 settimane fa sono riuscito a correre una prova in più con un indice di sforzo di 8 anziché di 10. Bene! Ma la settimana richiede cautela e l'ottimismo lo metto da parte per ottobre. Infatti mercoledì fatico per 12 km di fondo lento con timida progressione finale e giovedì devo mettercela tutta per una seduta che, sulla carta, sembrava facile: 10 km di medio. Venerdì finalmente il meteo è dalla parte del runner e quasi 15k di fondo lento filano via con gran facilità, sarà anche per la prospettiva del riposo del sabato dopo 7 giorni consecutivi di allenamenti.
Purtroppo le mie speranze di un sabato tranquillo si infrangono contro l'impellente necessità di arredare la stanza guardaroba con un fantastico broder e completare il bagno del piano di sotto con il mobile Lillagen (o roba così). In conclusione: spedizione all'Ikea (di sabato!), armato di carta di credito e tanta pazienza. Tanto per dire quanto sono bravi a loro vendere (o quanto polli siamo noi): broder fuori produzione e Lillagen non disponibile, ma siamo usciti comunque con 120 euro di minchiaglierie!
Domenica mattina me la prendo comoda e parto alle sette. Prendo la strada del Preval e tento di godermi il primo vero lunghissimo. Parto con calma e passo Lucinico, Gradiscutta (rampa), Giasbana (rampa), zona La Subida (rampa), bosco di Plessiva (rampona+salitina per un paio di k), per poi riservarmi la pianura per gli ultimi 12 k (Brazzano-Cormons-Boatina-Moraro). Bene fino al km 28, poi ho dovuto spingere e soffrire un po', forse a causa dell'eccesso di confidenza con una giornata coperta che mi ha indotto a scegliere un giro lontano dai soliti cimiteri e quindi dai rifornimenti idrici. In compenso ho sfiorato un numero imprecisato di più o meno famose aziende vinicole e agricole della zona, ma questo poco ha giovato al mio stato di idratazione. Chiudo 33 km ad una media di 4'40'', un pelo più stanco di quanto avrei desiderato. Clima migliore rispetto ai 28 k del sabato precedente, percorso decisamente meno scorrevole. Andatura identica.
Settimana chiusa con 114 km totali (compresi risc e def) che lunedì ha presentato il conto (una stanchezza potente che mi ha costretto ad un lungo e gustoso pisolino pomeridiano).
Segnalo ripetuti mugugni da parte della coniuge per il fatto che al risveglio non sono lì a farle le coccole. Dice che comincia ad odiare la preparazione alla maratona. E mancano ancora 7 settimane!
chilometraggio a tre cifre proprio tanta roba! bravo
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