Si è concluso oggi con la terza prova il trofeo cross Gorizia in comune di Aquileia. L'illusione di una corsa "facile" è svanita subito all'arrivo nel parcheggio, sferzato da un vento fastidioso alzatosi pochi minuti prima.
Luca G. infatti si presenta in canotta e pantaloncino scrotale. Roba da cianosi periferica.
E' la mia terza esperienza in questo tipo di gara ed oggi il percorso è un po' più "cross" del precedente di Staranzano. La partenza è facilitata dal vento alle spalle e, dopo il salto di un fosso, si procede ancora per un centinaio di metri. Si incontra quindi un ponte con una stretta curva a destra ed una breve ripida discesa sull'erba. Immediatamente dopo ci si arrampica per un paio di metri su uno stretto sentiero che porta ad una salita di una trenitna di metri con fondo sabbioso. La discesa curva verso sinistra e le scarpe affondano i quello che sembra più un arenile che un tracciato da percorrere (è un cross, bello!). Uno strappetto ci porta all'ingresso di una vigna che verrà percorsa nella sua lunghezza tra i filari per tre volte (discesa-salita-discesa). All'uscita da questa lunga esse schiacciata si incontrano due tratti con forte vento contrario per un totale di circa 6-700 metri e l'anello si chiude con 300 metri facili con vento da destra, favorevole, parallelo al primo fosso. Tre giri così, da circa due km, poi di nuovo nel fosso per il rettilineo finale di 250 metri, controvento.
Totale: circa 6 km.
Sparo. Se non parte troppo forte, penso, provo a tenere d'occhio l'amico Riccardo Brumat, sicuramente più forte i me (1.17' in mezza), ma in fase di scarso allenamento. Invece parte forte e, dopo le solite prime fasi convulse, mi trovo a pochi metri da un gruppetto che viaggia abbastanza compatto. Nel secondo rettilineo a vento contrario mi metto davanti a proporre di tirare e rientriamo su un terzetto dove c'è Filippo, uno dei riferimenti per le mie andature. So che sto forzando, anche se non conosco la velocità di crociera. Nel secondo giro tengo il gruppetto anche se non riesco a dare una mano nei tratti controvento. Al terzo giro rientra un atleta della Sportiamo di Trieste e tra le vigne comincio a perdere contatto con quello che a questo punto è un quartetto. Mi trovo quindi nei tratti con il vento in faccia tutto solo e l'andatura si fa davvero pietosa. Nei tratti in vigna ho notato che anche dietro a me sono sgranati e se continuano così faranno fatica anche loro. In particolare temo il rientro di Nicola che a Dobbia mi ha passato e si è tirato dietro il Demonio, oggi impegnato nella Roma-Ostia (84' e rotti). Devo sopravvivere all'ultimo tratto duro e poi mi immetto nel tratto di vento laterale. Qui le gambe ricominciano ad alzarsi e dopo il fosso mi volto indietro e non vedo pericoli imminenti. Filippo è ormai lontano, con una marcia in più (24 i secondi di distacco all'arrivo) e davanti a me non c'è nessuno da prendere di mira. Chiudo in 24'04'', se non sbaglio 13° di batteria, 21° assoluto.
Note positive: davanti a Nicola, davanti a Fulvio Babich, arzillissimo MM50, "solo" 32'' da Claudio Cabbai, forte atleta compagno di squadra e "solo" 1' da Stefano Chiabai (vincitore della batteria precedente). Non c'era Andrea Poiana.
Inoltre sono contento di avere trovato il coraggio di provare a forzare un po' fin dall'inizio, cosa che non faccio mai. Alla fine sono arrivato in calo anche se solo nei tratti controvento e nelle salite mi sono fatto valere. Ora un gran mal di polpacci, che sigifica che ho smesso di tirare solo di coscia.
Note negative: corsa in calo e non all'inseguimento. Sensazione di morte imminate nell'ultimo giro.
Luca R. DolceNordEst (a cui ho avuto il piacere di stringere la mano) chiude secondo, un secondo dietro ad un compagno si squadra, sempre lontanissimi (più di 2'30'' prima di me).
Luca G., 81° su 123 con andatura, stimata con metodo "spannometrico", sotto i 4'30''.
Chiuso il capitolo cross, ora si guarda alla mezza dei Dogi.
Domenica LL di 25-27 km a Gorizia infilandoci la mezza, in compagnia di Mauro e Matteo con andatura stimata di 4'35''/km.
E' stato veramente un piacere conoscerti!!!!! Ti faccio un grosso in bocca al lupo per le prossime competizioni: sono certo che migliorerai parecchio! Le gare come quelle di ieri ti insegnano a stringere i denti!
RispondiEliminaSaluti
Ho cercato in giro dei cross da fare, senza successo. Poi leggo i blog e vedo che ce ne sono una marea... e al leggere i tuoi racconti sempre così lucidi (ma come fai?) mi pare di capire che non faccia per me: sono troppo lento!
RispondiElimina@luca: piacere mio! Spero che il tuo augurio si avveri. Di certo dal primo al terzo cross qualcosa ho imparato: non c'è gara, lunga, corta, in salita, in discesa, in pianura, in collina in cui non si soffra e ogni gara è una sofferenza diversa. E anche così non mi passa mai per la mente di dire "chi me lo fa fare?". Buone corse anche a te, campione!
RispondiElimina@caio: amico, con tale premessa, in tanti dovremmo restarcene in pantofole... ma "conoscendoti" (in senso web) una cosa ti posso garantire: ti divertiresti come una scimmia!
Sei molto convincente!
EliminaPenso che i cross facciano bene per il proseguo della stagione, poi sulla fatica sono d'accordo, la frase ricorrente è proprio quella che hai scritto tu...
RispondiEliminaqui di cross ce n'è ogni domenica..fin troppi, roba da arrivare stanche già a marzo.
RispondiEliminaper fortuna non li ho fatti quest'anno :-))