Invece di stare sempre a contare i problemi (alibi) che "mi hanno impedito di fare il tempone", perché non imparare a vedere le condizioni che mi hanno permesso di correre?
G. ha la mia età e lavora con me. Non corre. Ha una bambina tetraplegica. La nutre con un sondino infilato nella parete addominale. L'anno scorso alla maratona di Trieste è stata l'unica a farsi trovare sul percorso e mi è stata accanto per qualche centinaio di metri. Ha comprato un km della mia maratona con tutto il suo cuore.
L. va forte in bicicletta e quando corre allontana il pensiero del cantiere dove lavora come capo offcina. Da tempo ormai gli ordini scarseggiano. Che succederà in futuro?
A Firenze alle Cascine il mio amico Piergiovanni ha salutato uno spettatore "Hei ragazzo, in bocca al lupo". "Chi è?" ho chiesto. "Ma come, non lo conosci? E' Simone Grassi". http://www.simonegrassi.net/.
Plinio adesso avrà sì e no tre anni. Io glielo auguro, di correre, ma ancora nessuno sa se potrà farlo. (http://fendente3.wordpress.com/2011/03/05/la-forza-che-ho-dentro-il-libro-sulla-toccante-vicenda-di-plinio/)
Devo andare avanti?
Sono spaventosamente fortunato. Per ora ho un corpo sano, una famiglia solida, un figlio "perfetto", una figlia in arrivo, un lavoro dignitoso.
Se questo è la mia vita, spero di fallire altre maratone.
elogio del bicchiere mezzo pieno.... ;)
RispondiEliminaLe persone con una anima limpida ragionano come te!
RispondiEliminaCiao.
..quando le persone uniche diventano inevitabilmente speciali...ammirazione..:)
RispondiEliminaOttimo e condivisibile, a mio parere, modo di guardare alla vita.
RispondiElimina