A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

martedì 23 agosto 2011

Worthersee Viertelmarathon

Per il quinto anno consecutivo presenzio alla manifestazione carinziana ma per la prima volta corro il quarto di maratona anziché la mezza. Quest'anno infatti mi sono dedicato un po' di più alla distanza più breve, in realtà con deludenti risultati. Di certo attualmente non mi trovo nella miglior condizione possibile per correre un diecimila, avendo terminato da poche settimane un ciclo dedicato alla forza specifica e non avendo affrontato alcun lavoro finalizzato alla distanza.
In ogni caso volevo esserci.
Le prestazioni conseguite negli anni scorsi sono sempre state piuttosto inferiori ai risultati ottenuti poi nell'autunno. L'anno scorso, ad esempio, corsi la mezza in 88'31'' (media 4'11''). Successivamente affrontai tre mesi di preparazione specifica, che a Palmanova mi portò a correre la distanza in 4 minuti in meno (84'21'' media 4'00'' al km). E ' difficile, quindi, standardizzare la mia prestazione di ieri, né è possible fare delle previsioni per i prossimi mesi.
Devo dire che per 24 ore ho guardato al mio risultato con delusione, ma attualmente lo sto rivalutando alla luce di alcuni elementi, quali la fase in cui mi trovo e le caratteristiche del percorso.
La delusione non era derivata solo dal riscontro cronometrico (oltre 1 minuto al di sopra delle aspettative, evidentemente troppo ottimistiche della vigilia), ma anche dalle sensazioni provate lungo il percorso.
Per nemmeno un minuto le gambe hanno girato fluide, mai ho provato la sensazione di corsa composta e rotonda, ho sentito sempre i piedi deboli, incapaci di spinta.
La natura del percorso, ricco di saliscendi e di falsopiani, toglie ogni riferimento e lascia un po' disorientati. Per uno come me che fa della regolarità un obiettivo, riesce sorprendente percorrere un km in 4'14'' e il successivo in 3'42'' senza sostanziali variazioni nelle sensazioni.
Sono giunto all'arrivo dei 10550 metri in 41'30'', alla media di 3'56'' al km. Nella seconda parte ho subìto almeno 4 sorpassi a cui non ho saputo reagire e sono passato sotto l'arco del traguardo davvero molto affaticato.
Mi piacerebbe poter applicare la regola dei 10'' alla prestazione di domenica, che vorrebbe un gap di 10'' al km tra i 10000 e la mezza. Questo mi proietterebbe ad una media nella mezza di 4'06'' al km, 5'' al km più veloce rispetto all'anno scorso. Putroppo l'esperienza insegna che questi calcoli "da un anno all'altro", lasciano un po' il tempo che trovano e soprattutto l'amaro in bocca.
Appuntamento allora per il prossimo test a Buttrio, dove correrò la mia frazione della staffetta 24x1 ora (orgogliosamente con il pettorale numero 1) delle 5 alle 6 del mattino.

4 commenti:

  1. Un consiglio importante per rimettersi in forma è:
    - avere costanza
    - non bruciare le tappe
    - lasciare perdere i sogni crono e adeguarsi al reale stato di forma.
    Il risultato è garantito.

    Buone corse

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  2. @ Giuseppe:
    - avere costanza - Ce l'ho.
    - non bruciare le tappe - E chi ce la farebbe?
    - Lasciar perdere i sogni di crono e adeguarsi al reale stato di forma - E qui sta il problema: ho una scarsa sensibilità al mio stato di forma, vuoi per la mia poca esperienza, vuoi per la compresenza di numerosi fattori che confondono le sensazioni in corsa.

    Grazie.

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  4. E' tutto un problema di programmazione.
    Lavora in maniera piramidale, partendo da una base certa.
    Metti in vetta solo una gara.
    In questo modo i margini d'errore sono minori, e il risultato più facile da raggiungere.

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