Sì ma non è colpa mia stavolta!
Dopo la gara di domenica mi sentivo bene. Innanzitutto ero stupito del piazzamento (uno come me che è abituato ad arrivare "nella massa" non si abitua alla strada libera davanti a sè). Come mi aspettavo non ho avuto dolori alle gambe nel pomeriggio perché lo sforzo è stato piuttosto breve anche se intenso. L'acido lattico mi ha inondato i muscoli, ma non c'è stato il tempo di provocare danni alle fibre muscolari. L'ottimismo si è un po' smorzato dopo il confronto con la Pimpi che mi ripete continuamente (a ragione) che ho una corsa elegante, sì, ma poco potente. E' vero. Dalle foto si vede benissimo che ho una carenza nella spinta dei piedi e mi sembra che quando sono stanco la spinta si disperda un po' troppo verso l'alto piuttosto che verso l'avanti. Insomma, tutto sommato ero contento. Considero quei 7400 mt a 3'58'' come un test (e visto il percorso stimo che avrei potuto correre i 5000 mt a 3'55''-3'56'') che mi dà, come velocità di riferimento per la preparazione della prossima maratonina, 4'10''/km.
Stasera sono andato a vedermi podisti.net
http://www.podisti.net/index.php?option=com_content&view=article&id=3834:farra-disonzo-go-4d-giro-podistico-di-farra-disonzo&catid=39:primapagina&Itemid=97
e nella sezione FVG c'è un piccolo articolo sulla gara di domenica. Per la prima volta compaio in una classifica... come Dario Turchetto! Nono maschio, undicesimo assoluto. Sono andato a cercare i nomi dei due runner che mi hanno preceduto a Farra nella classifica della 32 cippi di Gradisca. Uno dei due è quello con la maglietta blu (o è Poiana o è Codermazzi). Ebbene se è Poiana a Gradisca mi ha dato più di 4' e mezzo, se è Codermazzi mi ha dato 3'. Entrambi corrono per una società di Mariano e quindi prima o poi maglietta blu lo fermo e mi presento e gli dico "cazzo, ogni volta mi dai carne... bravo! Ma tu sei Poiana o Codermazzi?" rispettivamente 19'' da uno e 13'' dall'altro. Ne deduco senza dubbio che la mia prestazione a Gradisca ha risentito di una scarsa resa in salita e che in pianura valgo sempre meno ma non tanto meno.
Lunedì mattina, pronto per iniziare le otto settimane di preparazione per la Maratonina di Medea, mi spunta una gnàgnara niente male. Naso chiuso, mucose che bruciano, occhi gonfi, in giornata male alle ossa. La notte brividi e poi sudo e dormo solo dopo la tachipirina. Martedì non sto meglio ma azzardo un'uscita di esercizi a corpo libero con gli amici di Ruda. Al ritorno non riesco neanche a stare al passo del defaticamento perché mi sembra che la milza mi stia scoppiando. Sono a pezzi. Martedì notte ancora male, mercoledì maluccio, nel pomeriggio ancora ossa rotte. Poi stanotte ancora un po' di freddo, orecchie chiuse. Mi drogo di TachifluDEC, che fa solo quello per cui è stato inventato: ti fa stare meglio 3 ore e poi ripiombi nell'abisso della rinofaringite virale. Dal naso escono forme di vita giallastre, tenaci ed informi. Poi arriva l'epistassi (come se ne sentissi la necessità). Oggi forse sono fuori dal tunnel e chiaramente le ferie sono finite. Stanotte si torna al lavoro. Non ho praticamente neanche buttato lo sguardo sul programma della settimana perché non voglio vedere cosa mi toccherà recuperare (cosa che tra l'altro non riuscirò a fare perchè il programma è già densissimo). Credo che proseguirò con il programma della settimana prossima e posticiperò o salterò il test di domenica (5x2000 da correre ampiamente sotto il RG). Il test lo farò quando starò un po' meglio. Non credo comunque che il RG si discosterà molto dal 4'10'' stabilito domenica.
Unica consolazione: è meglio farsi la gnègnara adesso che fra un mese, quando non hai più il tempo per recuperare. E comunque la mezza di gennaio (Medea o chi per lei) è a sua volta propedeutica alla preparazione di una maratona primaverile. PB? A Medea non vale... tutti dicono sia "cortina".
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