A proposito dei miei amori

«Amo correre, è una cosa che puoi fare contando sulle tue sole forze. Sui tuoi piedi e sul coraggio dei tuoi polmoni.»

Jesse Owens

venerdì 26 febbraio 2010

KO

Stavolta sono davvero a terra. Dopo la gara sono entrato in un tunnel di malessere che forse solo oggi accenna a diminuire. La faringite è progredita in otite e stanotte in sinusite. Si dorme poco e male perché Leonardo si sveglia 8-10 volte per notte e io non riprendo sonno perché non respiro e se mi addormento ad ogni deglutizione mi risveglio per il dolore. Stanotte mi sono rotto le palle e ho cominciato la terapia antibiotica. Così sono stato fermo tre giorni, niente di grave, certo, ma la ripresa è cauta. oggi 7 km tranquillo, domani allungo un po'. Domenica salta il lunghissimo e farò una seduta di variazioni di ritmo in programma per oggi. Il lunghissimo è rimandato alla prossima settimana e sarà di tipo "alimentare": 13 km di medio la sera del sabato, cena proteica e mezza di gorizia la domenica mattina a RG-RG+5''. Spero di recuperare per la settimana successiva alla maratona di treviso, sempre a RG+7''-10''.
Che rottame!

martedì 23 febbraio 2010

Vittoria alata 2010

Giornata amara, nonostante il PB.
Hai presente quando le previsioni dicono sole splendido e poi il cielo è velato? Non è una brutta giornata in sè, ma l'osservato si discosta così tanto dall'atteso da lasciarti deluso.
L'obiettivo era correre attorno ai 4'05''/km per portare a casa un prestazione sotto l'ora e 27' e così non è stato.
Il tempo era ottimo per correre, nulla in confronto alla giornata dell'anno scorso, davvero difficile.
Riscaldamento un po' in fretta nel finale, discreta posizione in partenza, sempre un po' indietro. Parto seguendo Pier che stimo possa andare più o meno come me. Non so a quanto vado perché i cartelli dei chilometri sono messi malissimo (passo al km 1 in 1'46''!) ma da subito sento i quadricipiti appesantiti, nonostante i primi 4 km siano quasi totalmente in lieve discesa. Lascio andare Pier per non forzare e si svolta verso sinistra per immettersi nella parte più movimentata del percorso. Piccoli tratti in lieve salita si alternano a ponticelli e strappi di qualche metro sui quali io non riesco mai a salire di slancio. Mi lascio sfilare da qualcuno e da un paio di ragazzi che corrono i 10 km. Il ritorno sulla strada principale verso il 10° km mi rinfranca. Passo ai 10000 (saranno giusti?) in 41' e al quarto di maratona appena sopra in 43', in realtà secondo "tabella" ma le sensazioni non sono "da tabella". Comunque nei successivi 4 km rifiato un po', mi attacco ad un trenino di tre che corrono bene, tutti con maglie di maratone degli anni passati, quindi probabilmente gente che gestisce bene. Di nuovo svolta a sinistra, di nuovo sul misto. Se prima non andavo di slancio, adesso trascino le gambe. Non so assolutamente a quanto vado, ma il trenino resta indietro. Un tipo che canta a squarciagola mi passa facile ma poi resta lì a 5-6 metri. Mi pare di potergli stare dietro ma solo perché ha deciso di non spingere. Al diciannovesimo di solito parto, ma stavolta sono piantato e mi passano in due, anche facilmente. Riesco ad incrementare solo negli ultimi 500 metri in cui conservo la posizione e chiudo in 1h 27' e 21'' RT, deluso ed affaticato.
Per la seconda volta (la prima alla mezza di TS nel 2009) chiudo con uno split positivo, oltre 80'', cosa per me non abituale.
Ci sarebbero degli alibi, ma non contano. Questo è quello che valgo ora in mezza. Chiuso.
Pier... l'ho cercato con gli occhi per tutta la seconda parte della gara. L'anno scorso l'ho visto a 5 km dalla fine e mi ha dato lo spunto per accelerare, ma quest'anno proprio non l'ho visto. Ed infatti ha chiuso a 1h 25'45'', mostruoso ed inarrivabile.
E come al solito nel pomeriggio parte il mal di gola e oggi ho un chiodo piantato in faringe.
Riposo lunedì e poi si riprende in vista di Vienna, un po' abbattuto ma mi passa presto.

sabato 13 febbraio 2010

Lunghisssssimo

Di nuovo a correre lunghissimi. Era da un po' che non stavo in strada per più di due ore. Precisamente... da prima dell'infortunio e l'ultimo lunghissimo, quella volta è stato un incubo, finito camminando con il ginocchio destro che non ne poteva più.
Due settimane fa il primo: 26 km dovevano essere. Purtroppo, come già successo in passato, impegni dell'ultima ora mi hanno costretto ad anticiparlo di un giorno. Sabato primo pomeriggio con, nell'ordnie tre possibili problemi: 13 km di lento la sera prima , cena in scarico di carboidrati e colazione e pranzo saltati per problemi vari. Paticamente già dal terzo chilometro ho capito che avrei purgato e così è stato. Seduta terminata a 24 km, stravolto dalla fame e dalla mia imprudenza, incapace di incrementare nel finale. C'ho messo mezz'ora a recuperare il fiato, da fermo.
Lezione imparata.
Questa volta c'era la possibilità che dovessi nuovamente anticipare di un giorno il lunghissimo ed ho impostato la settimana alla luce di questa evenienza. Ho anticipato la seduta specifica al mercoledì, 14 km di medio a 4'17'', giovedì 13 km di lento e venerdì riposo.
E oggi era tutto un altro correre.
17 km a 4'44'' con vento sempre contro o laterale + 15 km a 4'34'' circa, chiudendo, affaticato a 4'39'' al km. Unico neo: troppo veloce tra il 17° ed il 21°, in cui ho abbattuto la media a 4'40'', senza poi sostanzialmente modificarla negli ultimi 10 km.
Un po' di disciplina non guasterebbe.
Però stasera mi gusto, purtroppo al lavoro, il primo lunghissimo dell'anno fatto benino.

mercoledì 10 febbraio 2010

Giro del Collio

7 febbraio, Brazzano di Cormòns, 8.850 mt, un centinaio di partecipanti. C'è gente svelta, si vede dal riscaldamento. Continuo a tossire, reduce da una bronchite presa da Leonardo. Il percorso è ondulato per 4 km, poi 800 metri di salita seria, almeno per me, poi discesa e riotrno per la strada d'andata. Parto a sensazione, credo a 4' al km. Vado sereno alla mia andatura. Dopo 20' comincia la salita. La prendo con calma e subito i due tre che mi precedono prendono il largo. Tengo dietro un runner che mi sembra si avvicini. Breve falsopiano dove recupero qualcosa ma di nuovo riprende la salita e ancora mi stacco. Va bene, non vado mal 100%, ma al 95.... e le prendo praticamente da tutti. LAssù, oltre il tornante, vedo il solito runner di Mariano che cammina. Mi illudo di poterlo prendere ma stavolta vincerà lui. In cima la strada spiana, di nuovo mi riprendo un po' ma il peggio deve ancora venire: in discesa non solo perdo da tutti quelli che mi precedono, ma mi riprende anche uno che viene da dietro. Non mi agito. Mancano tre chilomentri e c'è tempo per scoppiare. Ed infatti... in pianura recupero 3 posizioni in 1500 metri ma poi c'è l'abisso. Finisco in 37'34'', ad una media di 4'12''-4'13'', non so in quale posizione e le classifiche non sono presenti in rete.
In definitiva, mi rendo conto di essere scarsissimo in salita, manco di forza. Uno di quelli che mi andavano via in salita è un ex calciatore che corre sui miei livelli. Di certo non mi metto a lavorare adesso su questa grandezza, a due mesi dalla maratona, ma dedicherò l'estate a migliorare sulle salite.
Il giorno dopo 7 km di rigenerazione con le nuove Cumulus 11, dato che le precedenti hanno 800 km e ho cominciato ad avere dolori ai quadricipiti. I dolori della gara si fanno sentire e martedì sono rimasto fermo per affrontare la seduta di oggi: 14 km a 4'17'' sotto pioggia, neve e vento. Un bell'inverno di merda per correre, questo.